"Volevo sapere se Cassie mi tradiva": l'ex migliore amico dell'ex di Diddy ricorda l'aggressione

Il rapper statunitense Sean "Diddy" Combs ha aggredito brutalmente il migliore amico della sua allora fidanzata, la cantante Cassie Ventura, per scoprire se la Ventura lo stesse "tradendo". Lo ha affermato Kerry Morgan, la migliore amica di Ventura, ora separata, alla ripresa del processo per traffico sessuale a Combs, avvenuta lunedì. Morgan ha anche affermato che Ventura ha "minimizzato" l'aggressione "da incubo" di Combs. "Mi ha aggredita alle spalle, mi ha strangolata e mi ha lasciato le impronte delle dita sul collo. Quando mi sono rialzata, mi ha tirato una gruccia alla testa come un boomerang", ha dichiarato Morgan, citata dal New York Post. Stava testimoniando presso un tribunale federale di Manhattan. La modella ha inoltre testimoniato che il magnate della musica voleva sapere "con chi Cassie mi tradisce". L'aggressione, ha affermato, è avvenuta nell'appartamento di Ventura a Hollywood. Successivamente, Morgan si è recata al pronto soccorso e le è stato diagnosticato un trauma cranico. Ha affermato di essere stata stordita e di aver persino vomitato un paio di volte a causa dell'attacco. Amici fin da quando lavoravano come modelli a New York City nei primi anni del 2000, Morgan e Ventura si incontrarono qualche giorno dopo in una pizzeria di Hollywood. "Cassie mi ha accusato di esagerare", ha ricordato Morgan. La nativa di Buffalo ha aggiunto di essersi rivolta ad un avvocato e di aver pianificato di fare causa a Combs, ma alla fine non ha intentato una causa civile perché lui le aveva pagato 30.000 dollari. "Cassie mi ha fatto firmare un accordo di non divulgazione e quella è stata l'ultima volta che ci siamo parlati, ponendo fine alla nostra amicizia iniziata quando avevamo 15 e 16 anni. Io non sopporto la violenza fisica. Non so perché non mi contatti. Sono sicuro che non abbia più lo stesso numero di telefono", ha detto Morgan alla giuria. La relazione di Ventura con "Diddy" è finita nel 2018 e da allora lei lo ha citato in giudizio per gli abusi subiti, ottenendo un risarcimento di 20 milioni di dollari.